Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

44 Biblioteca Patriottica . Gaetano Daita per l'istruzione e i lavori pubblici; Francesco Di Giovanni per la finanza; Filippo Santocanale per la giustizia. Il giorno 9 luglio, un legno da guerra napolitano trovavasi nel porto di Messina, quando quattro ufficiali, tra i quali il comandante, che da qualche tempo vagheggia- ~ vario il pensiero di passare sotto la bandiera della rivoluzione, s'intesero e comunicarono il progetto all'equi- . paggio. L'equipaggio lo acc'olse ~n'unanimità e sul far della sera quel bastime~to lasciava le acque di Messina, e il giorno seguente ginngeva a Palermo. Garibaldi avvisato del fatto e dell'arrivo si recò subito a bordo d1 quel Jegno, dove fu accolto con vero entusiasmo dagli ufficiali e dalla ciurma. Quel legno si chiamava il Veloce, il comandante, capitano di fregata, Amilcare Anguissola. Ma l'atto più importante compìuto in.quel lasso di tempo dal governo dittatoriale fu il decreto del 17 giugno, che cacciava di Sictlia i Gesuiti, C('me ,coloro, diceva il considerando, che sono stati nel tristo periodo della dominaz1·one borbonica ì piu val, di fautori del dispoti.sm J. Qualche· giorno dopo l'em:J.oazione di ques to de.creto, il padre Lamelin della. C<rmpagnla di Gesù, si presentava a Luigi la Porta, ministro di polizia, per ottenere una dilazione. - Volentiéri, disse la Porta. E c~i_!tmato il capo di dipartimento Amato, gli disse :

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