Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

.. l Mille di j}Jarsàla 29 Dopo 1a vittoria di -Calat~ fimi, Garibaldi Rempre in~ttan· cabile, volJe prosegutr sub1to la sna ma-· eia su Palermo. 1 • Sul mPzzogiorno del 17 la colonna spedtzionaria. giun· geva ad Alcamo, app laudita, ci.i·condata e benedetta da un popolo immenso. Il 18, accolta con lo stesso ·entusiasmo, arrivava a Partinico, donde ripartiva poche ore dopo, dirigendosi a Monreale. La sera pPrò fermossi a bivaccare al Passo di Renna, in una gola formata da due montagne altissime · J che dista solo :2 migl1a da Palermo. Quivi la colonna fermoAsi fino al pomeriggio del 20. In questo f 1 a ttempo si presentavano a Garibald~ Ragu- , sino e Campo con gli affusti dpi cannoni e una buona p1•ovv1sta di munizioni. Al loro arl'ivo 11 generale non solo si mostrò contento, ma, trovandosi c0sì provvi st o, del1berò di dar tSubito l'assalto a Paler·mo. .. ffi La capitale della Sicilia frattanto era sossopra. · Il com,tato segreto r ivoluzionario, presieduto da Gae- , tano la Log 6ia, faceva affi ;;{gere man ifesti iocendiarii, eS<·rtanti la popolazione a sollevarsi in massa. Maniscalco, e il generale Lanza, gi un to d ~ Napoìi con p ieni p urer· ,, ad onta dello stato d a~sddio e delle sev1zie po· lizieSùhe 1m poste alla città, nnn riuscivano a calmard gli anim1 grandr- mente conc~1tati ; e1·a comt-~ un tor rente che esce dal suo letto ed innonda i eampi ·vlc1ni senza che le dighe abbiano forza di trattenerLe lo slancio. Lo spirito rivoluzion_ario tutto invadeva., e LaniAa e Ma-

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