Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

' ~ l , I Mille di Marsala 25 A Salemi Gdribaldi fu costretto a fermarsi due giorni. SquarJre di giovani yol e~ ntar·i accorr~v,; no a Jui da. ogni parte délla prov1n~ia. Bisognava dtviderli e 1ncorporarli alle va ie compagnie. Siccome poi i due vapori della sp·edizione erano caduti in pot~re del. nemico gli equ·ipagg-i si trovarono nella impossibilità di ritornare indietro. Si formò di quei b r•avi giovGtni una squad,·iglia, che fu addetta alL'a··ti 0 lieria e messa sotto gli ,ordini di Salvatore Cast1glia. · 11 14 magg1o Garibaldi, circonriato dal suo Stato Mag· l . giore. dall~ autorità di Salemi, dai capi de1le sqoadr·e, l ' dai più notabJli dell'emig• azione, aRsumeva solennemente la dit~tatura della Sicilia, e crea a Fr"ncesco C1·ispi Se- ~r gr·etar1o di Stato, col seguente decr-eLO: l ITALIA E vITTORIO EMANUELE <' Giuseppe Garibaldi, Comandante in capo dell'esercito nazJonaìe in Sidlia; « Dietr·o l'invito del principa1i cittadini e quello dei Comuni Jiberi dell'Isola; (< Considt'rando cue in tempo di guerr~ è necessario che i poteri ci vili e militari sieno concentrati nella stessa mano, ' . DECRETA: « Che Pgli prende in nome di Vi ttorio Emanuele re d'Italia la dittatu1~a di S1cilia. Salemi ' 14 maggio 18·>0. GIUSEPPE GARlBALDl F. CRISPI Segretario ài Stato .. '

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