Mentana

38 BIBLIOTECA PATRIOTTICA sono dieci fucili, e quanto agli altri -rioni, la loJ•o fedeltà.... U 4 secondo dispaccio, consegnato questa volta al generale, lo fece saltare come u&a scossa eJeLttica;. - Mille fulmini! - gridò - La caserma Serristori minata, saltata in aria .. molti zuavi uccisi... Ma questi ribelli hanno dunque il diavolo dalla loro. -La cosa è probabi-le e naturale - ri~pose il curat"'· di Monterotondo. Come si capisce non si poteva più· pensare, di fronte a così urg -~ n ti 1 tecessìtà, a finire il pranzo neUa molle comodità colla quale era cominciato. Il generale e D'Argy cingevano di nuovo runiforme e la spada.; lo stesso governatore faceva chiamare il· suo segretario, e· spediva corrieri verso tutte le parti di· Roma. A un tratto enti ò un terzo soh11 ato tut t o polveroso· e' stanco· per lunga ctrsa. - Q~ualche a·ltra· disgt~a-zia ! - esclamò il generale arretrando di un passo. - Gener~le, io soFHt gi-unto qui d'i corsa·, rim.atguglio della gual'nigione di Monterotondo. - . Monterotondo è preso ! ... - escL\mÒ il governatore coll'accento di terrore col quale a Roma i vecchi senatori dovettero esclamare: Hanni'bal ante portas! - P re ~ o, non per aver resistito poco, ve lo a·ssi·curo monsignore ... Ma quei ga.Tibaldini sono veri diavoH. - E Ja guarnigione~ · - Prigioniera. Le t·r~lp])e del governo italiano~ che stanno a Passo Corese, hanno avuta ,la bontà dt riceverla e di custodirla. - Siamo perduti ! - esclamò il prelat.o con un scorai'giamento parllgonabile a.ppena al suo ottimismo di poco prima. Un lugubre s1lenzio fu la sola riposta e mostrò che la persuasione del gO'vernatore era divisa da tutti.

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