Mentana

30 l BIBLIOTECA PATRIOTTICA renze da una parte e quella del papa dall'Bltra fJ•apponevano, giunse a portare fino a poche mjglia da Roma un carico notevole d'armi e di munizioni. Ancora uno sforzo, e Roma sarebbe stata armata! Intanto l'ardente e generosa ìnjziativa di GaribalJi, mentre accendeva negli animi degli esuli romani e di tutta la gioventù un impaziente entusiasmo, rendeva maggiormente difficile l'introduzione in città delle armi, e specialmente allora che si formaro 10 nel Viterbese e nella Sabina le prime schiere d'insorti; tanto la polizia d i Montecitorjo diveniva l'un dì più che l'altro vigile e V(l·ndicativa. Si ·giunse ad un punto in cuf Ja custodia del luogo ove quelle armi erano depositate divenne tanto pericoJosa, che fu forza fossero nascoste sotto terl'a. E si sapdva che ciò equivaleva quasi a perderle, giaccbè l'umidità del suolo le avrebbe guastate indubbiamente. Intanto le bande ingrossavano dopo le giornate di Acquapendente e di Bagnorea, e si avanzano ognor vi t· toriose; il moto si prop2gava, e tutti avevano gli sguardi rivolti a Roma. Di fronte ad un'insurrezione di questa città, J a stessa Francia non avrebbe avuto diritto alcuno di jmmischiarsene. Er-a quindi mestieri rompere gli indugi e decidersi. per non compro:nettere con un r itardo, per quanto potesse essere giustificato, tutta la causa. Il Comitato romano d'insurrezione lo comprendeva.; esso pure era impaziente, ma fatalmente, colpa, come si disse, H Comitato nazionaJe romano, la città era inerme, impreparata. » .. Questo si scriveva quindici anni or sono; e non pare che i !ocumenti pubblicati d1 poi, le discussioni, la luce fatta, abbiano di molto mutato i fatti pei quali si venne allora e si viene oggi a una dolorosa conclusione :

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