Giuseppe Faravelli - Il Partito socialista verso la Costituente

o J.E' - 29 - Le grandi riforme proposte dal P. S. - bisogna insistere su questo punto - costituiscono la premessa sine qua non di qualsiasi ricostruzione e sono un tutto indissolubile, in cui ciascuna è condizione e garanzia dell'altra. La vecchia antifona dei conservatori di ogni risma, secondo cui bisognerebbe pensare prima a • ricostruire» e poscia a riformare, è nettamente da respingere. L'Italia di domani, in un mondo nel quale la politica estera ha assunto il primato della vita delle na- ;doni, onde si può affermare che non esistono più soluzioni nazionali dei problemi politici, economici e sociali che le riguardano, sarà quel che sarà l'Europa di domani, quel che sarà il mondo di domani. Di qui l'esigenza di una Federazione democratica europea. D'altra parte la repubblica democratica qualora non fosse garantita da profonde trasformazioni economiche e sociali, rappresenterebbe un mero cambiamento di facciata destinato a crollare al primo assalto reazionario (si pensi alla repubblica tedesca di Weimar e a quella Spagnuola); la socializzazione e la riforma agraria, qualora non si attuassero in un ambiente di libertà e di democrazia, si convertirebbero in una truffa, ossia in mastodontici apparecchi burocratici a vantaggio esclusivo delle classi o caste detentrici del potere dello Stato. Il Lavoro al potere I Appello al giovani Come si vede, nel nostro programma non c'è nulla di dottrinario e di utopistico, tutto è dedotto dalle imperiose esigenze della realtà, che tutte si riassumono nel modo più chiaro in questa: urge sostituire una classe - la borghesia plutocratica e monopolistica - che con l'esperimento fascista (il suo esperimento supremo) ha fatto in tutti i campi la più fraudolenta

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