Giuseppe Faravelli - Il Partito socialista verso la Costituente

- 26 - mente, la statizzazione è il pe1·fetlo contrario della socializzazione. Questa tende a fortificare la società e l'individuo contro lo Stato che in tal guisa - sf:'- condo l'espressione marxista progressivamente « muore », ossia cessa di esistere come stato di classe burocratico - poliziesco - militare e diventa un organo tecnico-pedagogico della società; quella, invece, tende a fortificare lo Stato ed a farne un Leviatano totalitario contro la società e l'individuo. La socia- . lizzazione è democratica cd egualitaria; la statizzaàone è autoritaria e burocratica e porta a trasformare la burocrazia in cast3 pletorica sfruttatrice, sovrapposta alla massa dei lavoratori. La socializzazione, quale è concepita da noi e della quale io espongo le linee generali, il resto essendo di spettanza dei tecnici, sarà attuata gradatamente, ossia nella misura della maturità tecnica e politica dei lavoratori e dell'ambiente economico e per ora si estenderà a quei complessi industriali che costituiscono un monopolio o un servizio d'interesse pubblico essenziale, nel quadro di un piano economico generale elaborato periodicamente e coordinato nella sua esecuzione da un organo ad ltoc (da un Consiglio nazionale del Lavoro), autonomo, composto dei rappresentanti dello Stato, degli enti locali e delle associazioni professionali. Se lasciati alla proprietà ed alla iniziativa priyata,. quei complessi industriali e servizi essenziali (quali l'industria elettrica, quella chimica, quella dei trasporti, ecc.) farebbero di nuovo della plutocrazia, che ora li domina, uno stato nello stato - come si è visto col fascismo -, una potenza sopraffattrice della società e delle classi lavoratrici, le quali, escluse da ogni vantaggio, sarebbero per contro chiamate a pagarne le perdite. La socializzazione delle perdite!: anche questo s'è visto con I"• autarchia• fascista. Inoltre il capitale monopolistico impedirebbe il normale, ultet ote m

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