Giuseppe Faravelli - Il Partito socialista verso la Costituente

- 23 Jitario e ciei sindacati coatti, l'asservimento ossia la paralisi della stampa, della scienza e dell'arte, il terrnrismo politico a base di immonde « Ovre », di procedimenti barbarici e di Tribunali Speciali. Il P. S. non s"é convertito alla democrazia da ieri: è sempre stato e sarà il partito della democrazia, della democrazia integrale, e poiché questa è l'ora della democrazia, questa è anche la sua ora, l'ora più sua che di qualsiasi altro partito. Il programma d'azione: la Federazione europea Ed infatti esso va verso la Costituente con un programa ricostruttivo schiettamente e profondamente democratico. Ecco venuto il momento di esporlo, dopo una lunga digressione storico-dottrinale che probabilmente vi avrà annoiato. Ma qui io mi limiterò a tratteggiare i criteri generali di quelle grandi riforme • di struttura • che costituiscono il « trinomio •, anzi il •quadrinomio• programmatico del partito, e che vogliono essere come il fondamento e i muri maestri dell'edificio dell'Italia di domani. Di altre riforme, più particolari benché di grande momento - come quella scolastica, tributaria, ecc. - si parlerà un'altra volta. NeH'ordine internc1zionale. Il P. S. vuole anzitutto riscattare l'Italia dalla posizione umiliante attuale, di paese che coopera coi vincitori, ma che tuttavia è trattato come un paese vinto, restituendole la sua indipendenza e autonomia nel concerto della società degli stati. Il P. S. si propone di evitare ad ogni costo che l'Europa diventi lizza di risorti antagonismi delle grandi potenze e che il nostro paese stesso venga abbassato a strumento dell'uno o dell'altro. Perciò esso propugna la costituzione d1 una Federazione democratica europea, senza esclusioni, che facendola finita con l'arcigna assolutezza della sovranità degli

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