Giuseppe Faravelli - Il Partito socialista verso la Costituente

8t - 21 - corso. Ma perchè le masse comprendano ciò che devono fare, è necessario un lungo ed assiduo lavoro. Se dunque il socialismo ha da essere opera dei lavoratori stessi e non già - come credevano i vecchi utopisti e credono i nuovi - di filantropi, di legislatori illuminati, di sette di congiurati, di minoranze eroiche, di gerarchie sindacali e parlamentari, di avanguardie di rivoluzionari professionali, esso non è concepibile se non in condizioni che garantiscano l'autonomia della classe lavoratrice, se non nel quadro della democrazia integrale, nel pieno vigore della libertà di riunione, di propaganda, di associazione, di stampa, di culto, nel pieno vigore del suffragio universale esaltato da Engels nella prefazione citata. La democrazia e la libertà costituiscono la stessa natura essenziale del socialismo: non dunque una provvisoria posizione di comodo, un espediente politico che si possa abbandonare senza snaturarsi quando si vogiia, senza tradire noi stessi e senza rendere impossibile il nostro compito. Il socialismo è insomma la negazione di ogni forma di giacobismo e di blanquismo i quali si illudono di poter realizzare la società socialista contro la stessa volontà dei lavoratori, a colpi di decreti dittatoriali. con la coercizione o abbacinamento o fanatizzamento delle coscienze, con la soppressione dei diritti di libertà che sono la condizione imprescindibile per la formazione di uomini liberi, capaci di governarsi da sè, come è richiesto in una società socialista. Il P. S., essendo il partito non di una minoranza, di una avanguardia, ma di tutta la classe lavoratrice, al cui controllo pubblico deve perciò continuamente sottoporsi, è democratico anche nella sua organizzazione interna e nell'azione con la quale tende a propiziarsi le condizioni esterne, ossia le istituzioni generali dello Stato e l'indirizzo della loro politica. ~oltanto un partito organizzato democraticamente può o dnco

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