Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGLlliLMO OBERDAN Del resto l 'Imperatore recassi tre o quattro volte dal castello di Miramar all'Esposizione (ch'era sulla spiaggi:t di Sant'Andrea, a mezz'or-l dalb. città) in un sno yac/;1. Queste cirt:ost:mze di f.ttto tolgono qualunque yerisimiglianza all'accusa per cui fu condannato, c avrebbero dovuto imporre ai g iudici, se non il perdono, certo la mitezza. Dd s uo processo, non un lampo trapelò al di fuori. It suo difensore ne' prilni giorni, che fu l'avvocato N~1kic , dovette, pria di parlare col suo sventurato cliente. giurare di non pronunciar sillaba a chic- .chessia sui particolari dell'accusa e del pro- ·Cesso. Ai giornali triest ini, non meno che .a' giornali austriaci anche i piu fidi, fu inYiato espressn e perentorio divieto di scriver motto sul processo Oberd:m. Il mede- .simo divieto fu mantenuto anche dopo " - .seguita la ferale sentenza. Neanche ai tempi della dominazione austriaca a Milano e Venezia, si recinse di tanto segreto, di tanto .silenzio un processo a cui ogni governo .~ivile avrebbe dato, in f:1ccia al mondo, la .tnassima pubblicità. Gli è che Guglielmo era condannato non

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