Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGLIELMO OBERDAN venirmi inanzi e dire che la lontananza distrugge gli affetti, che il lungo silenzio è una proya di dimenticanza - che se non si scrivono ogni tanto due frasi banali ed inconcludenti all'amico del cuore, è segno che non si è più tali - io mi sentirei in animo di schiaffeggiarlo come un mentitore. >> Proseguendo nello stesso tuono bizzarro ed ardente, chiude: « Devo smettere perchè mi si spegne il h1me: a domani. E procurerò d'essere meno sibillino. Ti parlerò un po' delh nostra clnss1ma Trieste. » 26 mattino. cc Giunto al caro nome san rimasto all' oscuro. È buono o cattivo segno? ... Me ne infischio - non sono superstizioso . cc Stamane ho letto la cari ssim:1 tua ed ho rilett ,l la mia. Gioja da una partè - st upore dall'altra. Dio mio, quanta confu sione ho Ùtta - quante fi"asi a indovinello !... Ora - a mente più calma, a spirito ripos:tto - t i dico : per quante str.lnezzc tu Cl abbia a trovare, non cbrtcne

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