Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGLIELMO ODERD.~N 55 senza nu.lla) 1wlla di mèno. - Prova evidente l'essermi tu venuto incontro in un momento in cui... Ma mi convien tacere - imprecando d'esser da te lontano, di non poter sussurrarti all'orecchio quanto dovrei confidare ad una carta d ' incerta destinazione- imprecando a questi tristissimi t empi in cui c'è da temere d t Ila posta italiana quasi quanto di quella esecranda che noi ben conosciamo. Ma finisco questo succedersi d' incomprensibili parole : verrà un giorno in cui potremo finalmente gettarci nelle braccia l'un dell'altro, e vendicarci di tutti i riserbi che ora ci sono imposti. cc M'accorgo di butur giù frasi e parole confuse - me ne accorgo procedendo - compatiscimi per le r:1gioni accennate nell ' introduzione di questa mia. Così, perchè t'ho detto che non posso dormire? - Capirai meglio quando ti dirò che sono le due e mezzo dopo la mezzanotte e che son balzato dal letto spinto da una forza che mi obbliga a scriverti. '' Vedi : se t afuno avesse il coraggio di

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