Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGUELMO OBERDAN 53 P<trtito per lontani paesi e senza precisa destinazione, dovetti per qualche po' di tempo interrompere la mia assidua corrispondenza con Nemo. Gli scrissi dall'America - ed ei mi rispose tosto. Fu l'ultima let- . t era che ricevetti dal mio povero fratello ; porta la data di Roma 2 5 e 26 agosto I 882 : e fu forse delle ultime ch' ei scri sse. n terribile destino già lo aveva avviluppat o nell~ sue spire e lo spingeva sulla via dove incontrò la morte. La lettera è lunga dodici pagine. Vorrei riferirla tutta - certo di comun:care a tutti i lettori la commoz ione . che destò in me, e che desta ancora oggi, al rileggerla. Ne stralcio alcuni brani. Questi mostreranno che t esoro di affetti delicati, vivi, appassionati celasse il suo cuore. Della seconda parte, che a me rimase alquanto oscura , non compresi il pieno significa":o se non quando ebbi no t izia della t erribil ~ catast rofe . Ecco i brani t estuali della k : tera :

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