Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

4-8 GUGLIELMO 013ERDAN .sogno di serbarmi libero. Non le scriverò - assolutamente no. » E sebbene gli amici lo esort:tssero ari- ·spondere, non foss ' altro per cortes i;;~. , ei resistette con un'energia. di cJ.rattere t anto _pÌLl rara , quanto piu soave doveva sembrargli, nelle durezze dell 'esiglio, la parola .e il conforto della giovinetta amata. Fu questo il solo e semplice romanzo ~della sua vita. Altre donne non amò m1i. Accanto ad ·esse, anzi, faceva sulle prime la figura del .collegiale. Era timido, impacciato e confuso. .Ma cresciuta un po' la confidenza, parlava ·volentieri , allegro, arguto, finissimo di mo- ,di, senz'ombra di smancerie o di civetti- :smo. Il suo discorso era piacevolissimo ,per tutte le donne che lo udivano. Ma egli non sapeva che fo sse l'arte di far la corte. -S'offendeva se qualcuno ne lo accusava. Arrossiva quand·o un amico lo sorprendeva _a contemplare con troppa insistenza una :figurina femminil e. Nei molti anni che ab- .biam passato assieme non seppi mai di :sue relazioni amorose. A Vienna, quand'era studente, divertivasi mezzo mondo alle spal-

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