Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGLIELMO OBERDAN 47 - Chi vuoi che s'innamori di me ?... E sornse. Compres i agevolmente quanto aveva inteso dire con queste poche parole. Egli amava davvero quella giovinetta - ma non osò mai dirlo nonchè agli amici, nonchè a me, neanche a se stesso. Reagiva fin d' allora contro ogni affetto che potesse distrarlo da ciò ch' egli considerava come lo scopo della s ua vita. Di quella sua t enera amica d'infanzia serbò sempre un cocente ricordo : e quante lotte avrà dovuto_subire e vincere con se stesso per soffocare la voce del cuore ! Dopo la sua partenza da Triest e, non le diè mai segno di vita, per quanto fo sse certo che le sue lettere erano· attese ansiosamente . Ella un giorno gli scris-· se - . dopo quattro anni di separazione - rimproverandogli dolcemente il lungo si-. lenzio e pregandolo di darle sue notizie e di farle sapere che non s'era affatto scordato di lei. Mostrò commosso la lettera agli intimi amici. - Che debbo rispondere ? chiedeva triste e perplesso. Poi, ribellandosi ancora al sentimento da cui si sentiva mosso, conchiuse: - ((No, ho bi-

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