Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGLIELMO OBERDAN Lo trOYÒ infatti come disegnatore nello studio d'un professore dell' Università romana, che al giovane emigrato si affezionò moltissimo. Guglielmo guadagnavasi cosl altre sessanta lire mensili. Al principiar dell'autunno lo riprese h passione dello studio. Le scienze, le lettere, le sue care matematiche, per le quali sentì sempre vivissima inclinazione, lo allettayano co' tanti istituti della capitale. Decise saggiamente di proseguire gli studi alla Scuola d'Applicazione a S. Pietro in Vincoli, e buscarsi il diploma d' ingegnere o di professore. Così fece. Le sue lettere d 'allora - e mi scrivev;1. spesso - spiravano la massima felicità. Studiava assiduamente, la~:or:.wa con pari assiduità e misurava strettament e le sue spese a' suoi guadagni di noYanta lire mensili. Era ricco ! Ma questo lieto stato di cose non durò a lungo·. Alcun tempo dopo, l' ingegnert non ebbe più bisogno di lui, per modo che restò con 30 sole lire al mese. Fu un gran colpo, pel povero Guglielmo. S'ingegnò in mille modi, con dar lezioni , con mangiar poco e male, con l'abitare in una camera

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