Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGLIELMO OBERDAN ridendo e scherzando come pnma. N emo non traJ l neanche allora l'emozione che gli gonfi:tva il petto. L ' indomani baciò più lungament e dell ' usato sua madre. Fe ' mostra d ' uscir di casa: invece rientrò nella sua stanza, smi se l'unifo rme, indossò vesti borghesi e, senz' esser visto d 'alcuno, usd di cas~1. Non Yi t ornò più. Q uattro giorni dopo arn \'O 111 Ancona. AYeYa seco 90 lire - tutto la sua fortuna! Ripart l immediatamente per Roma , e a Roma rimase qu:-~ s i fino agli ultimi giorni del Yiver suo. Fu d ura assai la vita all'esule, giovane, solo, e s.:onosciuto. Era povero davvero Guglielmo, benchc non avesse mai chiest o nulla a n~ssuno . Rammento un fatter ello c he riprova la sua onestà - e che, benc hè piccolo e inconcludente, m'c caro come t utto ciò che riguarda il mio sventuratissimo amico. Quando fuggi da Trieste, non aveva seco neanche un vestito borghese completo. A\·eva indossato la divisa militare a Vi emu,

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