Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGLIELMO OBERDAN 35 sparire le carte - e simili corbellerie. Non lo avevo mai visto ridere di sì gran cuor e. Ero un po' sorpreso, e stavo cbiedendoa1i che mai avesse l'amico mio, quando, a un punto, trovò modo di susurrarmi all' orecchio : - Vai nella tua stanza: ti raggnmgo subito. Andai e lo attesi. Appena giuns~, chiuse la porta: era serio e pallido in volto. - Sai che il mio battaglione parte ? Quando? Posdomani . Che pensi di l1re ? Disertare. Ri 8et ti bene a quel che fai: bada , b ' c u1u cosa sena... Al m:o posto, che far esti t u? .. - Non so.. .. diserterei ..... ma per m"' gli c un ' altro pajo di maniche: pensa alla t ua pos1zwne.... - Ho già pensato ed ho deciso - parto . Le nostre mani s'incontrarono, e si chiusero forte forte. Quando uscimmo , ave- \'amo le lagrime .tutti e due. Si tornò nel salotto, si riprese il gmoco,

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