Menotti Delfino - Guglielmo Oberdan

GUGLIELMO OBERDAN 21 razione di Mentana, nella quale e i prese h parob, mi diceva: « Non sapevo più « quel che mi f:'lcessi. Salii sur un sasso e « parlai ... Non mi ricordo quel che diss i: « so che avevo le lagrime agli occhi e che « ad un certo punto esclamai: Noi, italiani, << esuli in terra italiana, alle esitanze della « diplomazia, rispondiamo il no di Ga\·i- « nana. Vogliamo guerra 1. •. - e in quel « punto mi ricorJai di te! » Lasciai le scuole nel I 875 e partìi d.t Trieste per dedicarmi allo studio dell'arte mLt. Pochi giorni prima di partire - pre - cisamente il 9 dicembre di quell'anno - fe steggiavasi modestJ.mente in mia casa il mio genetliaco c insieme mi si dava l':tddio delb part~ n ·: , Nemo era con noi - era di ventatiJ per me e per la mia famiglia, un fratello, un r:Glio. T erminato il .). ·anzo, dopo gli evviva di tutti i miei, l 'J. ~co mio mi venne ap- • presso e mi di ss ·: con mu certa esitanza : - Tutti ti F ' ' ·1.larono qualcosa; ma io son povero e non posso darti nulla.. . tranne

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