Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

LA TORRE DI NONH 47 di beni abbastanza, molto più di esperienza : eletto sindaco del paese, parecchie cose al comune profittevoli ordinò, c con pochissimo spendio condusse a termine; tra le altre questa dell'argine, facendo cavare di mezzo al torrente le pietre ingombro alle acque, le quali ritenute di tratto in tmtto traboccando allagavano la valle, ed operando con facile del pari che felice trovato, . se1·vissc ad impedire lo straripamento quella materia medesima che dianzi lo cagionava. Però c' non occorre punto andare secoli addietro per rinvenire l'epoca giusta in cui fu fabbricato l'argine, nè mettere i Ciclopi al posto del dabbene sindaco Evisa. « Un'altra volta mi accadde anco peggio, e poichè il caso lo merita , io ve lo voglio raccontare: JJ!onsieur Prospero Merùnée ai giorni di oggi senatore .di S. M. l' impet·atore dei Francesi ,, e qualche cos'altro, come sarebbe a dire, sopracciò alla conservazione dei monumenti di Francia, mandato giù dal n1inistero di S. .l\'1. il t•e Luigi Filippo a passeggiare in Corsica, affinchè vedesse, e se poteva, capisse, e comprendendo o no di quanto aveva veduto ragguagliasse. Monsiettr Prospero pertanto , non fece come Cesare, che venne, vide e vinse; tre cose non si possono compire ad un tt·atto ai giorni nostri da nessuno, massime da un viaggiatore francese; dne n'eseguì e un'altra no : venne, vide e non comprese. E se vi dico la verità giudicatelo voi : essendosi egli imbattuto iQ - taluni ammassi di pietre ritte su a foggia di rozza mensa, cd in certi altri sassacci giacenti sopra la terra, gli balenò alla mente una idea nuova di zecca, una notizia ricavata dal n}edesimo libro .donde messere Ludovico Ariosto desunse quelle che leggonsi n<'ll'Odrmdo (m·ioso, c comecc.hè l'umano intelletto,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==