Napoleone III e l'Italia - 1859

--47han dettati. La sapienza politica consiglia allora ùi so· stit uirvi alla·a cosa. Una potenza che si fuce sse schermo di tnli trattati per· resistere alle modificazioni richieste dal se ntimento g enerale avrebbe ce rto per se il diritto sc rilto, ma avrebbe contro il diritto morale e la cosee nza uniYersalr . Dunque se è dimostrato che la silunione degli Stati Itnliani è non solo una causa d' inquieludine, di mal esse re, e fors e di rivoluzione per l'huropa , la iett era dei trattati sarebbe Htnnmcnte invocata: essa non volrebbc r esistere contro la necessiU.t della politica e l'inte re sse dell 'ordine Europeo. Ch e bisogna far e? Appellarne alla guerra? Che la l">rovvidcnza allontani da noi questa estremità. Bi sogna appellarne all 'opinione. Allorquando la vera situazione dell ' Itnlia , sarù conosciu ta da tutta l'Europu c che tutti saranno persuasi che avvi in mezzo ag li s tati pilÌ colti del globo , su questa terra ove nacque la cidltù, un focolare òi turbolen z<.> , di di sordine, di perturbazione profonda, mentr e potrebbe così facilmente ridivent nrP un centro di lumi c di nobil e atlivilà , allora l'opinion e potrà o iuditarc e forse imporsi come la g iustizi a pncifica del buon diritto. È pe r mettersi in mi sura di pronunziare qu e~to g iul! izio che noi abbiamo fatto qu esto lavoro. · Noi non aiJbiamo alr.una oslilità contro L'Au trio : e l'Itali a è la sola causa di difficoltà ch e possa es ister e fr a essa c la F rucia . Noi ri spe lti umo la sua situa zione in Germani a, ehe pe r par te nostra nulla ha da temer e ~ ul lleno. J.J n soluzion e della questi one italiana nncbbe pe l' r es ultato di cance ll a r e fra la F r unci a e I'Auslri a og ni ogge tto di dissenso. Queste due potenze pos ono riunirsi per molti interessi comuni _, c non è supe rflua l'uni one d i lutl i i g r and i go ' crni deli 'E ur opn per auli-

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