Napoleone III e l'Italia - 1859

-48yenire la complicazione futura . È per l'i stringere questo accordo di rnir·e e di sforzi , così necessario al benessere generuh~, che noi vorTemm·o scartare tutte le difHcoltù {lltunli e ri solver·e una delle questioni più urgenti e più consid er evo li del momento. &overnnr·c è prevedere. 1l mi g·lior mezzo pt>r assicnrnr· e la pace ~ è di prc- ' 'cnire le compli caz ioni capaci di produrre una guerra . Vi sono dei pericoli in Italia, noi li additium o : vi è bisogno di quella p:u·te di garanzie per inter·essi fondamentali, noi lo domandiamo: vi ha dell e cause che non possono soccornher·e nel mondo ; questa ne è nna , per·chè ella non è egoistica, nè esclusiva: è la cau~a della Nazionalità di un popolo viHnte, ddl' equilibrio ctell' Enropa, e forse dell' Indipendenza del Papato, che la Francia ha sempre difeso . Dio serber·ehbe certo una bella parte di gloria umana a coloro che sosterrebbero <tnesta lotta. Non ci tenta la gloria; noi ne abbiamo abb <.l-. stanza nell a stol'ia del passato, come nei nostri anrenimenti contemporanei, per non desiderarn e di p\tì . Noi dunque desidel'iomo ar·dentemente che la diplomazia faccia, alla vigilia di una lotta, quello che essa farebbe , la domane d'una vittoria. Si unisca energicamente l'Europa per compi ere quest'opera di giustizin e di pace l Essa deve essere eon noi, perchè noi saremo sempre con essa per· difendere il sno onore, il suo equilibrio, e In sua sicurezza. ·

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