Marco Minghetti - Discorso alla Camera dei deputati il dì 12 dicembre 1863 ...

.. 21 pareggio delle spese ordinarie colle entrate ordinarie nel più breve tempo possibile. Io non entrerò nella questione dei vari cespiti di rendita statimi oggi indicati dall'onorevole Polsinelli, dico solo che qualora le previsioni che noi ci siamo fatte dell'importanza di questa tassa, paragonandola a ciò che rende nelle altre parti di Europa, dovessero venir frustrate anche dopo una riforma della legge converrebbe trovare altrove cespiti nuovi di rendita anzie~ rinunciare al concetto di arrivare al più presto possibile al pareggio delle spese colle entrate. Io tengo fermo adunque il mio disegno e il mio proposito : io credo che la possibilità di esso sia ancora viva, se il paese, se il Governo, se la Camera sono risoluti di arrivarvi. Dico se f$0110 risoluti a cooperare fermamente, e a fare ogni sforzo, ogni sacri:fìzio necessario per giungere a un fine così necessario. Ma debbo rispondere all'abbietto che mi era pur dianzi fatto, ed era che la somma dei disavanzi nei quattro anni sarà maggiore di quella che io supponeva nel mio discorso del 15 febbraio. Questo disavanzo sarà maggiore non solo nelle spese ordinarie, sarà maggiore eziandio nelle spese straordinarie. Dicesi in fatto: e come mai potete voi supporre di mantenere in 400 milioni per quattro anni le spese straordinarie, quando avete già in due anni oltrepassato di molto la metà di questa somma, e quando le garanzie delle strade ferrate sono ognora crescenti, e minacciano di divenire gravissime al pubblico erario? È vero ; anche su questo punto bisogna convenire che la somma dei disavanzi nelle parte straordinaria

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