Max Nettlau - Saverio Merlino

19 non é a1p1>lioabile imme:diatmnente perol1é manoo una misura delle necessita e deJle forze ir«hvi'duali; e, d'~tra parte, non ci sal'ehibe nel comunismo :marohico nessuna aru-1orit.i incanicata idi distribuire il lavoro secondo le forze, e.-0 i 1>rodotti e i benefici seoondo i bisogni. Sar~bbe necessario, cruindi, ,perché ]e cow andassero bene, Che volontariamente ogni in'<lividuo t1vo.ra'SISe quanto potes'Se, e commna.tse nella giusta misura, tencn'do conto dd}e ne~it.i dei suoi sim.ili; il o11e avveri.rii, senza dubbio, do1>0, m'a non ' al princi'}lio d'elfa 1:ivoluzione". Segue una confutazione dell'abbondanza dei prodotti acc1m11uJati. "Non bisogna, quindi, contare suhl'abbondan~1 cleJle provvigio·ni tesistenti, non bisogna cr,edere ohe non avremo cl1e' da invadere j m:1g:1zzini e c0rnsumare allegramente il loro conlenuto durante settimane o mesi. Scoppiata la rivo• luzione, fa nostra ,vrima preoccuJ):lzio.ne deve essere la produzione: ancor pri,nu di bauiersi, bisogna -esis.1ere.. " •~Dolihr.tmo, <1uindj, rinu11ciiare all'illusio11e ,:li credere che l~uom-o, in avvenire, non lavorerii che alcuffe ore o alcuni minuti e t>assar:i il resto del tem:po ~1 far niente, annoia,rdosi a n10rtc. 11 '"ll lavoro é da vita ed anche il vincolo che unisce gli uomini nella societ.i. E' mxessario che ci sia solill«rieu'i nel l<ivoro, 1>eoché la soeie16. vada !bene." •~OJ'\bene: la .soHd:1.riet:i non 1>u6 essere decretata da una legge, benché poss.1 essere imposta d:i.ll'opinione 1nibbHcn; é neoo.s-s:i.rio, per0, che l'opinione si trovi all'unfaono con il sentimento in-dividu:1le. Il comunisimo non pouii, 4uin<H, essere stabilito che li do,•e gli uomfoi non siano proolhri ad abo.t.aJare deJla sOO.idariet:i. 'QD'flhra parte, la sO'lid--:u.,ietiisani Jimirnrn, nl principio, a un certo numero di a.sso·ci:i.zioni o ,di Jocalit.i, non si estender.:i pro1habilmente da un .,. 1Y.1esea11'~11ltro, non sar3 mtiver:S"alc. Tra le regioni d saranno, al principio, f;C!l:ll~lici rebz-ioni di reciprocit3, d'niuto occasionale, ecc. L'evoluzio:ne sociale seguirli guelfo del sen1~men10 individuale." Queste sem1plici parole che '~l'evoluzione sociale seguirii quella del sentime.r110 irrdividuale" mi scmbr:i.n0 :mnichihlre i sogni di co·munismo imtfll'ediato ed airnn!iro semipre piU. la priuclenza di l(fUesti anarchici cmnunisti itailiani, dotati di ,spirito critico, dei>Iorando le decine d'mrni e le generazioni l.rrnscorse in una pb·cida accell:'1zione <le] coanuniBno del pa€6C di Bengodi, che ci ::1spetterehhe su~le soglie deU:i. rl\•oluzione. ll\ferlino riaSSu.me: "Per qi.:,el che riguarida ·le nostre idee, 1>0-sisiamos.tnhilire la presa di possesso, come ~l fatto rivoh,1zionario per eccellenzn; i liberi patti concer1tati d:li lnvorntori a'SSodnt.i, come fa b.:.18.C della fntur:i. OP!plnizznzione del lrworo; Ja Jeden,zio,~ delle llssociazioni pili o meno estesa, come coro:n::nrreuto dell'e,dificio. 1d. co1111Uni~no, il collettivismo, ed altri sistemi possono anche essere sr>erimentati, forse mescolati; e mentre B blio!eca G o E 1 ne

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