Max Nettlau - Saverio Merlino

.. 20 si 8J>Crim!cntero11110, gli ,u01nini .si ahitu.eranno a poco a poco :t vivere insieme, :t lavorare gli l\Jni per- gli altri od a go·dere dellla gioia ehe produrranno intornù a sé. La n~ce::si!:'i d'!1iuto reciproco, fo s.vilum)o ,del macchinisrno, l'aumento della 1pro·druzi011e, e, so1>ratiutto, l'educazione degli uomini nelb sdli'darietil, 'JlOrteranno l'unr:-.nitii al comunismo ,d1c é c01!venuto gene• ralnmnte di <:onsiderare come il ter,mi"ne rfimttle, visibile, de'lla riYoh1:c..ione, petiohe é la pili alta espre~ione deJla so·li<ladeaa .:;:mana". Dovo aver ,disou~o i flmntlerosi probleni.i che isi presenteranno, )'autore dice -ancora: ''Non si ca·dra di col1)0 in un sistema perfetto. Nessunà ispir3zione celeste, ma l'e:.,perienza e l'aoco11do diranno a'hl'indi·viduo cò alle a9So·cia;i,ioni il Javoro cH cui Ja societ.i avr:i bisogno in un .momento d'1to ... " Venso la fine, l\1ertlino ,disc111e fa funzione degli ::marehici neM'ope.ra d'a.gitazfone Ha il popolo. Dii ,molta importanza ai senza-lavoro, pensando che: "é da Ji che verr.l 1'a~alto fin:1le .:i1Jaisocietii borghese; é d(I quelfinfimo Etrato sociale l4le partir.i l'imipeto .rivoluzionario,'. Quest'o1>inione non é spro\-wista d'iintoresse ahla Juce IC.lell'e-3µerien2a presente, in ,oui i senza• lavoro son Jivent~1ti g:h;~ quasi daperLutto, un'istituzione .che é dubbio s:parisca e -dhe va awuentando per la crisi mondiale; co:si pesa iun fardello se:1n.pre piU insopport-abiile sul numero in dimi1!uzio11c deg1i operai che lavo·rano e 'Che devono produrre per tutti: borghesi, funzicnrnri e disoccupati; e <.1he1pesiatUgual!mente su1l numero in awnento <l'ci senza.d.avoro~ costretti a trascinare Ja loro vita in una miseria ed in una monotonia cupe e snervanti. Mantenere i la·vort1tori slombati dall'eocesso di lavoro per 1>rO• durre IJ.>er Lutti e i senza-lavoro <lt!pressi dnlla mheria par{llizz..11nice,significa, come dicono gJi inglesi, •·-accendere 1a candela da tutte ~ due le parti'\ creare una. ,situ;.1zione im!possihile, ge:neralrioo tl'esplo$ioni di collera ohe faranno croUare il sistem•a giii in stato di Jaltlimento. Merlino fini·sce: ,~... Bisogna. agire. Bisogna com:battere nelle file del 1>0• polo. Biso·gna .nro-strare i nostri 1)rincipi jn azione. Bisogna pro·vare al onondo Cihe l'anarchia 110n é una concezione astratta, w1 sogno scientifico o un.a • visione lont:ana, ma é un principio vitale e ,·ivenlc, destinato a rfonovore il Jltondo, -sistemandolo SLtli1ebasi imperiture del benessere e della fr:iter• niti umane". Che c'é di male in tutto c:iO? E' cosa vecchi.:-.? Cosl com'é, é vil--icnte e com!J_>let.:-.monte att1.1ale, gincché, ,per disgrazia, tutto quC:llo ohe Merlino OOnS'uravanei )uovimenti d'allo,ra ()892), sta ancora, <Si vogHa o no, into·mo a noi. Non penso ail problema c!cl '~-furto", ,ohe é .realmente un piccolo pro:b]eml.1. La socielii é ist1tn àllaoc..1ta ,i-Ò tutti i ten:qpi da ,cruella che puO dinìi la de1i11q11enza profesisiona]e e non se ne trova del tutto m:.1le; ha alcune SI)esc false in questo camJJ)O: polizia, assicurazioni contro il furto, ecc.; perO i hvorator,i ehe IJ>'roducono pngano tntlo questo e ,poco impoTta se quel danaro sta in una ,tasca o in un'altra. Per dare p.n colpo decisivo B blioteca G 'O B1anc,:"l

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