Emilio Lussu - La ricostruzione dello Stato

VI Una trasformazione politica che seguisse il crollo del fascismo, senza essere accompagnata da una trasformazione sociale, lascerebbe i grandi problemi della democrazia italiana, senza soluzione. L' Italia avrebbe, a breve scadenza, dopo un periodo di conf.usione e di disordine, di nuovo la guerra civile, e un fascismo N. z o N. 3, in camicia bianca o gialla. La cosiddetta crisi dello stato, nella civiltà moderna, altro non è, sostanzialmente, che l'incapacità dello stato liberale a evolvere costituzionalmente e legalmente verso quelle che erano e. che sono le aJ!pirazioni socia)iste del ventesimo secolo. Non si sottrarranno a questa crisi nè gli Stati Uniti d' Am~rica, ove il proletariato co• mincla solo ora a formarsi una coscienza politica, e neppure I' In• ghilterra, malgrado la psicologia essenzialmente tradizionalistica del suo popolo, e nonostante il proletariato graviti attorno ai grandi interesssi dell'impero. Gli avvenimenti del dopo-guerra europeo dimostrano che questa crisi è sociale, e non è suscettibile-d'essere risolta con espedienti di riforme costituzionali. La grande borghe• sia, quella finanziaria e agraria in prima linea, non accetta di essere spodestata in omaggio alla libertà. Per quanto il fascismo sia ancora considerato da noi un fenomeno complesso, storicamente esso apparirà ben semplificato domani, e sarà esclusivamente considerato com.e la rivolta armata della borghesia alle rivendicazioni del lavoro. Lo stato sarà sempre in crisi finchè le forz~ della reazione non sa• ranno. definitivamente sconfitte. Lo stato liberale, cosi come si è formato sulle correnti ideologiche e politiche del XVIII e XIX se-· colo, è destinato a spari.re. In Italia, esso è finito.Esso è già scomparso. Ma questa sarà una fase di trapasso; l'essenza spirituale del liberalismo si salverà solo in una società socialista vittoriosa. VII ' In Italia il problema principale dello stato e della democrazia è questo: far coincidere, con le radicali trasformàzioni politiche, le radicali trasformazioni sociali. Queste devono essere simultanee. Senza di che, la democrazia combatte senz'armi e lavora nel vuoto. Per noi, il problema non è solo di valore politico;· è anche una aeCHSità tecnica di ricostruzione. L'Italia uscirà dalla guerra este• auata economicamente; con le sue industrie ingolfate in una produzione autarchica, la flotta mercantile affondata, non poohe città 6Bìbl oteca (3 rio B 1rco

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