Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

75 di .Firenze, sen1prc avversa all' in1pero_ e spesso al' papato; ogni St~to antico diventò ·signoria a malgrado degli sforzi dei due capi dell'Italia, che volevano scin· dere ogni terra: lo stesso regno di Napoli non si ma n- , ' tenne integro se non a dispetto dei due capi della cristianità' sopralutto a di~petto del pontefice che vole.va il regno diviso dalla Sicili·a, diminuito, afft·azionato sì, che anche in oggi ne domina l'antica capita:Ie, Benevento, quasi tninacci di sovvertire di/nuovo la Bassa Italia. Le signorie furono successiv~tnènte poste al cimento del.hl guerra, non risparmiarono sfot~zn .al~ c uno per conquistarsi niutuan1ente. Ecelino da Ro- · n1ano, signore della, Venezia, tentò prin1o la conquigta della Lon1bardia; poi venne la conquista assor:. bente di Carlo d'Angiò; poi la Lon1bardia d.ei Visconti si estese fino a Perugia; poi il re di Napoli, Ladislao , invase Ron1a e rninacciò ·ta Toscana; da ultin1o i Ve- · ncziani penetrar·ono in Lotnbard~a, nella Romagna ed anche nel r,egno di Napoli. Con .qual esito~ Ogni Sta'to venne respinto nei propri confini, le grandi divisioni dell'Italia non subirono se non le modificazion i aceidentali e con1uni a tutti gl~ Stati dell'Europa: il perchè stabilivasi la lega del t~isorgitnento: noi non difendia~o gli Stati attuali, si difendono essi da sè; e sorsero lutti con1battcnqo l'antica tit~annide pontificia e itnperiale. (ili uon1ini dell'unità invocavano le nostre propr~ie parole: <c In vostra sentenza", continuavano essi, (( fu il pa·pato che deterrninò la geogr·afia politica, )) che ha crealo Stati <lebòli, inconsistenti, Stati che

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