Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

57 potrebbero fot"rnare l'unità italiana~ Col centt·o di Nqpoli? con quello d~l Pietnonte? sono questi Stati deboli,- secondari, quattro volle inferiori alla rinlanente Italia; la dedizione della rin1anetJle Italia a Napoli o a Torino o a Ron1a sarebbe la dedizione al rovescio, la dedizione de' n1olti ai pochi, del tutto alla ' · parte; sarebbe derisione, sarebbe la ripetiziùne della catastrofe dell'Alta lt.alia in Carlo Alberto~ Vorrehbesi .proporre alla Francia di proteggere uno Stato italiano perchè .divenga protettore alla maniera del Piemonte? · \. ~ , ' · Il terzo tnezzo dell'unità st~ nella n1onarchia: pr~- so nella sua forza giuridica e s.torica, il potere de'. re concilia l'indipendenza degli Stat,i e le tristi neces- . ' sità dell'unità. Quando un re per via di matrhnoni o di suc.cessioni trovasi signore di pitt Stati, egli co- . mincia dall' in1provisare d'un tr·atto la più posse~te fra le confe9e.fazioni. 11 re diventa V anilna degli Stati riuniti sotto H· suo scettro, comunica loro una stessa òirezinne, dà loro gli stessi arnie~, gli stessi nen1ici; egli è la loro dieta, la loro assen1blea federale; gli affai"i trasportati nel gabinetto regio sono d·iscussi e spediti con rapidità ~nitaria. Non ha il re che a ·vivere per {!reare una capitale comune ai diversi Stati . La residenza del re diviene il centro necessario delle ambasciate, delle feste, dell'aristocrazia, del gover- , no; l'industria segue i ricchi, il c"ommercio segue l'industria, le vie seguono il comn1ercio, ed ogni residenza regia fonda la pii1 forte e la pitl innocua tra le capitali. Le altre città rovinano lentan1ente, non pos..

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