Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

l 56 l l)ortoghesi nelle Indie, di Cortez nel ~lessico, di Pizarro nel Peri1, l'India non avrebbe obbedito a Lisbona, n è ill\'lessico e il Pc11.Ì avrebbet·o fatto capo a Madrid. Il grand' ese1npio dell'unità in forza della ~ conquista fu dato da Roma, che con1inciò dallo spianare Alba, c finì atterrando col ferro e col fuoco tutte l' antichissin1e città dell'Italia. Qual Stato italiano può conquistare l'Italia? E che proponsi alla Francia qua n- ~. do le si chiede l'unità italiana? Le si chiede di tras- · l ' mutare la sua tnissione republicana in un3 conquista tartara, in una discesa di barbari. Il secondo n1ezzo dell'unità consiste nella dedizione che riducesi ad una quasi conquista. Un popolo infelice, incapace di difendersi da sè, può darsi ad un altro popolo, e dichiararsi vas~alìo d.i una potenza estera. l ~loldavi, i Valacchi,,i Greci delle Isole Jonie, ecc., possono raccon1andarsi alla Russia·, alla T.urchia; all'Austria, all'Inghilterra; e un tempo nelle guerre continue del medio evo le piccole.potenze davansi alle grandi, che erano sussidio contr_o le initnicizie de' forti, e la necessità delle dedizioni costituiva la ge.rarchia feudale. Perchè la dedizione sia possibile e unisca i popoli, richiedesi che la potenza protettrice sia veratnente forte; torna vano il raccomandarsi agli irnpoteùti, non sono essi n è assic.uranti n è compenetranti: sono d' itupaccio ai protetti e non li proteggono, e per salvare sç stessi abbandonano al nemico chi si dà in loro balia. A chi potrebbe darsi l'Italia? Qual è lo.Stato italiano che possa aspirare alla parte di protettore? in qual modo le dedizioni

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