Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

\ o 45 de il movimento generale può spiegarsi agevolmente.. Tutto poi sarebbe vano se il concorso della popolazione, del comrnercio, dell'industria non fosse protetto dalla strategia, e se la capitale non fosse adùi· tata dalla lunga esperienza· delle guerre nazionali . In una parola, la capitale non è 'n è una città n è una riunione di case, è il cuore di uno Stato, di un popolo; non si sposta senza spostare le vene, le arte- , r i e, le m'etnbra; senza spostare, voglio dire, senza sovvertire lo Stato medesimo. · \ · Souo queste verità incontestabili superiori e anteriori ad ogni teoria, ad ogni opinione: pu1~e ci sia permesso di confermarle con un esempio: giacchè l'unità è suggerita dalla Francia, risaliamo all'ori.. gine della unità francese. Un fatto pritnitivo domina la storia di Francia: ed è che in ogni tempo Parigi fu la città più grande del regno, il cuore dell'Isola dz· Francia~ il centro della lingua, del carattere francese, della strategia nazionale. In Parigi, nell'antica ' ' Lutezia, incrociavansi già le quattro grandi strade dell' in1pcro rotnano nelle Gallie; Parigi sotto l' in1 - pero era già centro della nazione: d'indi l'unità francese. Seguiamo la storia . Clodoveo conquista la Francia per ciò stesso che conquista l'Isola di fran - cia: Clodoveo trionfa pereh è padrone delle quattro vie rornane. Quando la Francia è divisa in quattro parti, Parigi è divisa in quattro parti, e i quattro re pattuiscono fra loro'"" di non entrare nella capitale senza vicendevole pern1csso . Quando i Normanni invadono la Francia, Parigi è ancora il punto assalito dai ,

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