Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

/ 44 derazione e l'unità non vien fatta dall' uomo, vien fatta dalla natura; le nazioni nascono federali o unitarie, .secondo che nascono con uno o piti cen tri. Dicasi dell'unità e della pluralità delle capitali quanto l d\ c esi del sesso; si possono discutere i vantaggi del maschio e quelli della femina; ogni individuo appartiene al proprio sesso. , Senza straordinarie dev~stazioni nessuna capitai~ può essere improvvisata o distru t'ta . La capitale non è solo la ~ed e del governo; il gove'rno vi risiede perchè vi trova un popolo numeroso e un deposito immenso di ricchezze, di continu·o rinnovate dal lavo-. ro, dal commercio, dal\credilo, da abitudini stabilite da piit sec-oli. L' agglotnerazione delle ricchez~e nella capitale suppone case' palazzi' Il1agazzeni' costruzioni predisposte a riceverle, a sfoggiarle, a consuma~le: qui ancora il corso de' secoli ~ necessario allo slabilitnento della . capitale . Havvi di piì1: perchè tante ricchezze ~ccun1ulate in un s0l punto? perchè tanto fasto eccedente i bisogni della città? Per- ~ eh è la città è capitale, è ~ deposito, centro, piazza di carnbio, punto di arrivo, di partenza, d'incontro, fiel~ perpetua: essa suppone adunqu~ un sisten1a di strade, di canali, di vie che partono come raggi dal suo centro; essa suppol)e porti, ponti, opere gigantesche. Da ultimo·, la capitale è un fatto geografico: essa è. surta' le vie furono stabìlite' il' commercio le ha scelte, l'industria le ha percors'e, perchè il luogo ·in cui si trova la capitale è centro .di una vasta pia4.Fn:, ., o felice. in crocicchio di fiumi, o situazione d' on- ;~, ~ o ~ ~ W <(o<?-v ~ ~ . ~ /),1/JS\ '

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