Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

28 fondiario, ha decirnata la rendita, ha confiscato il patr·in1onio della fan1iglia d' Orléans, ha oltrepassato , in pochi giorni il governo provisorio e senza destare Ja maraviglia d'alcuno. Se i den1ocratici vanno proscritti, ·la democrazia trionfa. Io non parlo se non del fatto, io non r~ndo ragione se non di una fase temporanea che si tratta d'in:· , tendere, non .di giustificare. La Francia è giunta alla l r · dittatura sociale. Le teorie della nuova rivoluzione hanno penetr~to nelle n1ollitudini, i sistemi agitano tutte le classi della società, la nazione tr·ovasi in piena filosofia, 'la distanza incalcolabile che l separava il pensiero dall'azione è quasi svanita. Un tempo le utopie erano invenzioni fantastiche di dotti ·anche servili; credevansi innocue; essenzialmente sterili, senza relazione coi fatti; colla società~ col più remoto ~vvenire, e nessuno vi cercava uù principio d'azione ~ In oggi tutto è utopia: anche il i~egres.so vien cQn~ cetto qual sisterna ideale: sono disp.rez~ate le teorie sterili, sono respinte le teorie subdole, benchè concelte fuo;ri del circolo delraulorità religiosa; il libe.ro esan1e si è ins.ignorito d'ogni cosa, e chiede ad ogni principio l' ultilna sua conseguenza. Quindi non si l l pone mano ad una qualsiasi riforma senza che la di- . scussione trascorra agli qltirni cònfini .del possibile; quindi chi~ per· esen1pio, propoqe di ridurre la publica rendita t~ovasi oltrepassato da chi vuoi sopprimcrne la metà o i due ·terzi; e v'banno altri ·che ne, • reclatnano l'intera soppressione in guisa che il n1enom.o atto acquistando il senso di una teoria, vittorio-

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