Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

' 22 sione, ne uscirono concordie- fittizie, unioni di paro... le., maggioranze equivoche; la debolezza rirnaneva non astante la cospirazione delle apparenze; i1 p o poI q che eleggeva Eugène Sue lasciava trionfare Luigi Bonaparte. L'elezione di Eugène Sue ingannò tutti . Altri diceva: agitiamo le moltitudini, agitiatnole di continuo, perchè il popolo non si addormenti;· fac • cian1o ad ogni tratto dimostrazioni, la ;reazione riInarrà atterrita. E lo era, ' e le fabbriche languivano , , e I' opér?io n.e i mmJseriva, e i:I popolo più non volle sterili dolo1~i, e volse le spalle~~agli agitatori; e si vi- , _ dè che se il fermento naturale precorr~ alla riyolu-l . ) zione, i tumulti com_andati sono ridicole contrafazioni : l'agitazione fittizia ha brogliato f suffr·agi in fa - vore di Luigi Bonaparte. Altri pro,pagava la demo- . c t~azia coll'arme antica della .cospirazione; tocca ai grandi il cospirar·e; solo i princip·~ possono ordire vaste n1acchinazioni nell'ombra .e .colpire di repente il ·nemico. Le cospirazioni democratiche vietano la di - scussione, predicano l'obbedienza.., arnn1utoliscono col secreto, creano ispirazioni, speranze, iin1ori , l esaltazioni che ries'cono a .controsenso del sentimento publico; se traggono ,a sè i capi, li rapis~opo alle tnoltitudini. L' etnpirismo delle cospirazioni fu stra· niero al 1850, al-1848,' a tutte l~ rivoluzioni, per Io più in1provvise a chi più aveva 'cospirato; e nel1851 i cospiratori furono ,sconfitti dalla pii1 aperta di tutte le cospirazioni. : , l l Il colpo di Stato parve un esterminio di tutte .le idee . Pure, quali idee pet~ivano ? · Cadevan_o gli erroJ l "

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