Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

21 La stessa teoria della" libertà astratta è fc1·ila a • morte dal colpo di Stato. Chiedete la libertà, nulla tranne la libertà di esporre le vostre opinioni, le vostre dottrine, le vostre accuse contro il governo? Il colpo di Stato, sopprimendo la libertà, le die~e la seduzione del frutto proibito; il colpo di Stato ha reso possibili il conte di Chan1bord e il conte di Pari - gi: Luigi B?napartc potrà concedere il socialistno , l'eguaglianza, accedere ad ogni plebiscito; 1na non potrà mai ripristiria1~e il tribunato o atnnistiare il National. E se si lo:.ta per la libertà J fatta astrazione dall'eguaglianza, per chi si cotnbatte? per la li berta regia; con1battirnento n1oralmente assurdo, perchè lo scopo a cui tende il popolo è l'eguaglianza: questa è l'ardua n1eta, questo il lavoro organico; il qua· le non si compie solo colla spada o coll' upico livel - · lo, n1a deve penetrat~e nelle leggi, nel corn n1ercio , ' nel credilo , nell'istruzione: quanlo alla libe~rtà di far valere ogni grado d'eguaglianza che il popolo abbia conquistalo, guai a chi la neghi! Qual libertà regnava prin1a del 2 dicetnbre? quella dell' assen1blea, quella dei regj, quella dei ricchi, quella dci sofisti; e perciò fu ,agevole a Luigi Bonaparte di annientarla. Da ultimo fu vittoriosarnenle scqnfitto l' ·empiristno politico che si fonda sulle con1binazioni per- ·sonali, sui raggiri occulti, sui 1nisteriosi artifizi del machiavellismo applicato alla republica. Si tentò di ordinare il pat~tilo democratico per via di conciliazioni impossibili, e non si ottennero le conciliazioni se non col sacrificio delle dottrine; soffocando la discus·

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