Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

17 . Stato rivelò l' in1popolarità d'' una republica che non era del popolo. Inoltre, il colpo di Stato ha colpito la dottrina che riduceva la democrazia all'astrazione del voto universale. Il voto universale è desso· inferiore o superiore alla republica~ era questo l'ultimo probletna dell' assen1blea; e da senno, se la republica riducesi a una forma di governo, se la republira è patrimonio dei ricchi, se la republica è, con1e l'antica Or- , vieto, la proprietà eli cento fan1iglie, qual è la sua \ autorità? Con qual diritto si vorrà imporla ai proletari? come nlai irnpedire al popolo n1itragliato di cercarsi un rifugio sol t'altra forma di governo~ Dacchè la republica non è il campo della de1nocrazia , non è l'organo d'una progt~essiva eguaglianza, non la perpetua soppressione de' privilegi che opprimono l il popolo e de' culti che velano la verità, n è si fonda sopra un dogtna·Iiberatnente detertninato dalla scienza, essa non è più la verità, non è più un diritto superiore al voto universale, ed è lecito collocare il · , ·oto universale, epperò la presidenza, l' irnpero, il principato al disopra della republica. Rin1ossi i principj, lasciata al popolo la sola sua natura di popolo, ogni governo è sempre l'espressione del voto universale, e l'adorazione del voto universale fa capo all'adorazione di ogni fatto. La feudalità, le caste, lé monarchie sarebbero durate per se~oli se non erano dal popolo accettate~ Allora non ven i vasi ai voti: e che in1porla ~è forse necessario numerare i sufft~agi per sapere se una instituzione è adottata dal popolo~ FERRARI 2

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