Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

124 dallo slancio di fchl)l~aio, deliberalo a spegnere ad t)gni n~ odo la t~ivoluzione, a farsi vincere nell' interesse della corona: quindi l'inaudito scandalo delle fusioni, deH' anarchia ar·tificiosan1ente aizza t. a , di tre <' apilali, Milano, 'forino, Venezia alle prese, ~goJnentate, e dell' assolutistno vittot~ioso in cinque Sta ti senza assctnblec, sotto pt~etesto di unificazione. Il te t~zo errore fu di respingere la Ft·ancia. Posto t he dovcvansi seguire Pio IX e Cat·lo Alberto, bisognava allontanat·si dalla republica francese ; evitare il disor·di ne di un eserciLo rcpublicano in l t a li a, ri - , ~partniare alt' Austri~ l' Ut"Lo della Francia; e supplic·arc la rivoluzione di febbraio di essere inutile, inerte , senza risultato .italiano. Col respingel~e la Ft·ancia fu resa possibile la catastrofe, fu resa in1possibi le le;t guerra repubticana, che ·avrebbe rettificato i travia - Inenti e congedato gli agitatori della guerra ·regia _e pontificia . l tre erTori politiei orarnai incontestabili. da ogni partito, dipendevano t.ut.li dall'inversione che anti cipava la guerra, l'uuità, la nazionalità: l'indipendenza gulfa libertà. o.~ bene' le costituzioni toglievano dalla r adice i tre errori. Se la verità et"a privilegio di pot·hissirni, se individuale era il sentin1en lo della tira n- . ' . n i dc italiana e ùellc sue condizioni internazionali, se t rovavansi gli individui srpa1,ati dalle 'tnoltitudin i ~ vvezze aù aulichissitna obbedienza, se itnpossibile t~ ra l' in1presa di legalizzare itnmediat ao1ente la ver ità proclam.ando qualtinque siasi progresso sistematicanlcnte forn1ulato dalla scienza , se la stessa rrpu - l

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==