Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

1~0 ritroso~ e tnanotnessc e slravisalc per far principio (~iò (~h c non è principio, il Piemonte in J.Aotnhardia, per far H lezzo quanto è principio, la democrazia. Che se ]a tesi non aggrada, sono n1utati i termini, si vuole r unità' questo è sacro' questo necessario' c si pt·o- « ~cdc o colla Francia o coi popoli, o col socialisn1o o «'outJ·o di esso, o coi concilj o coi liberi pensatori, ingannando e preti c filosofi c Italiani e Francesi, c seguendo l'evento onde protrarre un perpetuo inganno; (l si continua spostando ogni vero colla declamazione, coi.prograrnrni' coi corni lati per dichiarar traditore chi ll"ufiuta di tradire i principj sotto pretesto di unità, ,. di i~ndipcndenza, di patriotistno. I.Aa rnaggioranza, com- })liee di chi piit n1cntiva, deve starsi schiava dell'ege- · n1onia, dell'unità unificante, del Piemonte in concreto, ]n asta~auo, nè si vuoi resa la discussione a' suoi printipj, ai diritto, e il v~ro par falso, e il mondo appare capovolto, e vien spacciato autore di polernichc personali chi si attiene alle idee, superbo chi vuoi esser popolo, ambizioso chi mai non volle potere, nemico al- . l'Ila li a chi la vuollibera, amico all'Austria chi la vuole espulsa, servo alla ·Francia chi libero la giudica. Intanto l'Austria sacrifica Dottesio, l'emulo Piemonte n1inaccia dieci anni di carcere a chi potesse farsi reo d~ prop·agala filosofia colla vendita di un libro·scientifico; gli stalutisti perpetui cercano il giusto-n1ezzo· ts·a l'Austria e il papa; i republicani sabaudi parlano di difendere la fede contro la scienza; i filosofi officiali della Sardegna stanno ordinati in falange contro -larivoluzione che valica le Alpi; n è ci regge il cuore di par-

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