Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

100 del papato, di Cesa~rc e di Ct~ìsto, e _i n1medesimava (~ona teoria politica la libertà filosofica dell' intelligenza. 8enchè immorale Machiavelli era ateo, benchè individuale·ne' suoi concetti era egli li.bero, guar- . dava per l~ prima volta in faccia le due divinità giu- ~~idiche dell'Italia, il papato e l'impero diventavan o in1postura, l'unità accusav,ali politicamen>te, e aprivasi per la prirna volta ·il varco aH' avvenire. Dante ~ inveiva contro i pontefici, tna infelice1nente, e· con .. l l torce vasi nella 'con tradizione, quasi fosse l'uno de i dannati del proprio inferno: incatenato all' hnpero c alla religione dell'impero, cornbat.teva i flagelli d' Italia col flagello massin1o che Ii agitava. Pelr~ arca involavasi atracet~b·a realtà con poetiche d-eclamazioni sì indeter~ rninate, che abbracciavano ad un tempo il · bene e il male; e pQte.vano amtnirarle 'gùelfi e ghibellini, l papi ed in~p'erator.i, rep~_blicani e. tiranni . 1\lachiavelli primo disse al ponte·fice: tu hai ch'ian1ato Carlomagno in Italia, tu. n ai tradita la patria, tu le vie li d'essere una, simile alla Francia, C·: co1n.e face- ·rala il regno dei Longobardi': iu ingeneri mille divil sioni e innu~nerevoli strazi cittadini; t.u fai di ogni Sta~to italiano ',un essere affrazionato o discorde '. Che ' poteva rispondere la Chiesa? qu,i non era vi eresia : epppre la conl.radizione tra la patria e la Chiesa era svelata da,ll' unità francese, dall'unità longo·barda; e la co'htt~àdizione dichiarava che ogni , Italiano deve ' l l perdere. l' anhna o la patria. Scelga il teologo, scelga il citta~ino: poi, ~rascorrendo oltre l'unità, insegna- ,.fl essere la libertà .d'ogni nazione vinta da Cesa re l

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