Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

98 ciato tutti gli Stati; antica1ncnle gli Scaligeri e i Da Romano tendevano a sostituire l'unità nazionale al .. l'unità imperiale. Machiavelli trascorre senza por vi mente: rin1ane se1nprc fiot~cntino, sen1prc preoccupato della sua patria c quindi della necessità federale di resistere a Venezia, ai Visconti, a quanti Stati potevano conquistare l'Italia. Machiavelli non propone nepput~e l'unità nelle sue teorie, voglio dire nei Discorsi sulle deche di Tito .. L iv io~ nel libro del Principe e nell'Arte della guerra. l;e sue teorie fondavansi su leggi generali, erano offer te a tutti i popoli, a tutti i principi, a tutti gli uomini politici, ai tiranni ed ai r·epublicani, ai pontefici ed ai novalori, ai principi ed ai cospiralot)i, agli ' amici ed ai netnici dell'I t'alia. Machiavelli non ha ap· plicato le sue teorie all'Italia, non pronunziò sillaba su Ron1a considerata qual centro di un' azion_e politica, nulla disse sulla necessità di una capitale italia; na, sulla· parte che dovevano sostencr·c la Toscana, 1\filano, Vcnezia, Napoli nel sisterna unitario. L' unitù di l\iachiavelli non è adunque nè un' azione, nè un sistcn1a, nè un progetto: a che 1~iùucesi essa~ ad una prefazione e ad una perorazione, .alla prin1a pagina dell'Arte della guerra ed all'ultima pagina del li~t~o del Principe; e anche là riducesi ad esortazioni, a voti che n1ostrano solo la tendenza di l irnitare l'unità francese colla republica o colla monarchia; e la tendenza di M achiavelli lasei a i'n bianco l gli uotnini, le cose, le istituzioni, e sopratutto la costituzione storica dell'Italia, il dit~itto del papato e " '

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