Giuseppe Ferrari - L'Italia dopo il colpo di Stato del 2 dicembre 1851

97 Vediamo MachiavelH, il solo che possa essere citato. Dove ~ espose egli il suo concetto? com·e lo svolse? Considerato .qual _uotno politico, qual ~tomo d' azione, 1\lachiavelli non pen'sò mai all'unità. Nelle sue legazioni, nelle sue ' le.tter~ '· ne' suo~ progetti, ne' · consigli ch' ègli dava ai potenti, nelle confidenze, dove abb~ndonavasi libero alla JaciHtà dell'ipotesi, .. irt nessun luogo egli svela l'intenzione, la . traccia di un pensiel'"O d'unità. Dal 1494 aL ' 1512 .egH è secr~etar.io della republica di Firenze, pensa a difendere la patria contro gli Spag~uoH, c'Ontro i signori che la· minacciano; contro le città che si rivol- . . tano. Dal 1515 al 1525 si offre . a servire i l\'Iedici, che lo sdegnano; è sì lungi dall'unità, che crede necessario all' Italia di consolidare la cònquista francese in Lomb~rdia. Dal 1525 al 1527 si dà tutto a tnissioni fiorentine e medicee, e muore disperando l non deìl' unità, che, non lo· preoccupò mai, ma delle signorie, che per lui rappr~sentavano l' indipendenza italiana: da uomo politico Machiavelli era federale e propugnatore dell' !Iltir11a lega itali.ca. ConsideraLo come storico, Machiavelli non si dà' neppure in questo campo alcuna cura dell'unità. Siano eccettuati i suoi lamenti sul regno longobardo , le ~ccuse contro i po,ntefici che chhu11ano gli stranieri: e~ li scrive la sto.ria colle idee ,di Poggi, di I.Jeonardo, che riproduce; scrive come p i~ tardi scrisse il suo discepolo Francesco Guicciardini. l Visconti \ s'avviavano verso l'unità italiana, i Veneziani potevano forse attuarla; le ~ue' potenze avevano rninacFERRARJ 7 /

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==