.. DoTT. CESARE SARAV AI~LE La barbarie innominabile de1l'austriaco non smentì n1ai sè stessa in nessuna circostanza. Sembra, anzi è così, che nella mente di quella gente, sotto qualunque veste sempre aguzzina, non sia mai passato nè pur il pensiero di un'azione generosa. Ne è prova la morte di questo valente medico, che con pazienza e con vivo sentimento di umanità e di pietà impiegava l'opera sua di uomo e di cienziato a sollievo dei poveri feriti. Il capitano medico Cesare Saravalle, adempieva il suo ufficio in un ospedaletto da campo, prestando le più amorevoli cure agl'infermi. E bene, il nemico non rispettava nè infermi, nè feriti, nè moribondi; bombardava gli 'ospedali, i luoghi di cura nello stesso modo che le trincee, le fortificazioni, i luoghi di rifugio dei con1battenti, i reparti che entravano nel combattimento. Esso non aveva riguardo per alcuno: il solo nome, la sola qualità d'italiani erano sufficienti ragioni perchè non rispa-rmiasse alcuno; e quantunque l'ospedaletto tenesse inalberata la bandiera della Croce Rossa, gli austriaci lo presero di mira e lo fecero bersaglio dei loro tiri. Una granata Yenendo quindi a scoppiare proprio su l'ospedaletto, oltre ad altri colà degenti, uccise su l'istante il bravo, dotto e generoso capitano medico Saravalle. Il bravo capitano medico è morto ; ma l' ignominia dell'austriaco resterà eterna nel mondo come eternamente sarà ricordata e onorata la memoria di lui. La morte del capitano medico Cesare Saravalle è avvenuta nel giugno 1916 nel Trentino. Era nativo di Padova. ALDO SEGRE Nell'ospedale maggiore militare di Torino è deceduto, nel gennaio 1916, l 'allievo ufficiale Aldo Segre, di anni 19, nativo di Napoli, in seguito a una grave malattia contratta al fronte. Povero giovanetto! Egli, la cui mente e il cui sentimento verso la Patria, precorrevano gli anni della maggiore formazione virile, si era arruolato col desiderio di dare tutte le sue forze e tutta la sua vita alla grandezza dell'avvenire d'Italia. Presentiva, nel suo animo, intelligente
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