Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

.. t<>nti a ltri, in1boscar.-i e, sotto la divi. a rlel solda to, ten€-rsi lontano da ogni pericoln. Ma eali apev <ii e. sert- nato italiano, sentiva s<.:orr~re nelle sue vene il sangue latino, tanto più generoso q uanto maggiori sono le difficoltà da sormontare, e, sopra ogni cosa, il sentimento insito di sacrificio nell'anitna degl'italiani. Egli era sottotenente negli alpini. Giovane pieno di ardimento, esuberante eli energia, di degnando la qniete, iinpaziente di moto, lasciò il suo Corpo per l'aviazione. La terra, nel suo animo nobile ed eroico, era troppo bassa, egli de iderava sollevarsi, sollevarsi in alto, nell' aria, nella quale si senti va come un dominatore dello spazio, come un padrone dell'infinito. Allievo pilota, avendo dimostrato belle attitudini per l'ayiazione, era per conseguire il brevetto di pilota militare. E il 2 aprile 1916 si era innalzato sul campo pilotando un biplano allo scopo di compiere il volo per il brevetto definitivo di pilota. Giornata bellissima, nitida di azzurro e di luce, il Cassin si prometteva la più bella escursione nell 'aria; ma un destino atroce, crudele lo attendeva in agguato nei campi del cielo, e quando giunse all' altezza del campo di Cameri, per un investimento avvenuto con un monoplano, anche questo in esercitazioni, er~ sbalzato da l suo seggiolino e precip-itava a terra sfracellandosi orrendatnente. In un istante spariva una vita. Parole umane non potrebbero esprimere il raccapriccio provato innanzi all 'avversità del suo destino! La sua vita nobile e generosa, troncata improvvisamente a 23 anni, quando tutto lasciava vaticinare il più brillante avvenire, quando l'intelletto, l'ardimento, il cuore faceyano concepire le più rosee speranze, la giovine vita di lui, spezzata così violentemente, così tragicament e, è una sciagura così grande che la mente umana si rifiuta di soffermarvisi! E si è spento proprio quando si addestrava per volgere a beneficio della \. Patria l'audace ardimento ch'era nel suo spirito. Compiuti gli studi liceali a Cuneo, diplomato alla Scuola superiore di commercio di Genova, aveva dimorato parecchio tempo in Inghilterra per attendere a studi speciali. Fu poeta delicato e gentile, pieno d 'ispirazione, e - vedi fatalità - proprio nel momento in cui si alzava a volo per non discendere più se non sfracellato, il Cassin mandava alla pubblicazione dei versi bellissimi per il suo amico sottotenente Marabotto, caduto già sul Carso. E come se avesse il presentimento della sua prossima e immatura fine, Luigi Cassin aveva scritto: « Io credo che la verità, il dolore, la gioia ed ogni cosa al mondo e"'i tano solo nel fondo del nostro intimo>>.

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