Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

45 ,.. Parigi perchè richiamati alle armi, sentì alto il dovere di non !asciarli partir soli e si arruolò volontario nella milizia .territoriale. Nominato sottotenente nel luglio del 1916, fu mandato al fronte, nella regione delle Alpi, dove più aspra ferveva la lotta e più micidiale era il cimento. Aveva lasciato la quiete in Francia col pensiero eroico di sacrificarsi per la Patria, e il sacrificio fu subito consumato poichè pochi giorni dopo il suo arrivo nella linea del fuoco una palla nemica troncava la sua nobile vita. In pochi giorni era riuscito a farsi apprezzare d<1:. tutti per il suo entusiasmo e il suo eroismo e lasciò un vivo compianto in tutti; ma il suo spirito però aleggerà in eterno con quello degli altri eroi che con nobile offerta del sacrificio della vita hanno fissato su le Alpi i veri confini della Patria, lottando in pari tempo per la Civiltà e per la Giustizia. GUIDO BRUNNER Nessun nome può tornare tanto caro all'Italia quando quello del sottotenente di cavalleria Guido Brunner di Trieste, la città sacra ··..:...., a lle sacre aspirazioni della nostra Patria. Ardente di coraggio e infiammato dal sentimento di libertà della sua città nativa, sentimento che ]o guidò fin d.alla nascita, cadeva valorosamente, eroicamente in uno dei più gravi e più micidiali combattimenti su l'altipiano di Asiago, i quali rimarranno memorabili uella storia per l'asprezza e la ferocia con cui furono condotti dagli austriaci nel giugno 1916. La notizia della sua morte ha prodotto pr ofonda impressione fra i numerosi profughi delle città irredente che ora risiedono a Roma e in tutti gli ambienti giornalistici e politici fra i quali egli aYeva larghe conoscenze e vive simpatie. Il Brunner, allo scoppio della guerra europea, non essendo riuscito a fuggire in Italia, dovette servire nell'esercito austriaco e fu mandato nei Carpazi quale ufficiale automobilista. Egli parti portant o con sè un potente veleno nel caso che fosse in seguito inviato alla fronte italiana. Finalmente nel marzo 1915, dopo un anno di guerra, di sofferenze intime, di dolori inauditi, martoriato dal pensiero di dover combattere e sacrificare il suo sangue per.chi opprimeva tirannicamente la sua patria, riuscì a fuggire, e sfidando pericoli, vincendo ogni insidia e ogni fatica, raggiunse, passò il confine e corse a Roma .

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