Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

R.AUL ANCONA .. . .. . '• 135 . . .. In questa grande guerra, che ha sconvolto il mondo fin dalle sue fondamenta, per cui si vede scomparire una vecchia societ à col fardell o dei suoi errori, che pure chiamava ideali, e sorgere una societ à nuova con nuovi miraggi verso l' ayvenire; una società scomparsa.nelle rovine della pr<:?pria decrepitezza, e una società erigersi bella di tutte le be1Jezze su quelle rovine; in questa guerra di sangue, di strage, di distruzione, molte sono le personalità che rifulgono per il sentin1ento del dovere; per la coscienza della propria missione, per dedizione di sè stessi a ciò che è sopra di ogni ideale. Fra queste persona lità rifulge in modo singolarissimo quella dell'avv. Raoul Ancona. L'avv. Raoul Ancona era tenente nel 18° gruppo bombardieri del Re. Il grado di tenente lo aveva conseguito per n1erit o di guerra, nella quale meritò anche di essere insignito, con una delle più splendide motivazioni, della medaglia d'argento al valore militare. Niuno più dell'Ancona avrebbe potuto rimanersi e vivere felice nella propria famiglia, circondat? dal più tenero affetto dei suoi genitori. Ma egli, giovane pieno di fede, di entusiasmo, prode per esuberante energia di spirito, ardimentoso, connaturando nel suo animo la grandezza dell a Patria, buttò via la toga, poichè egli era tra i primi avvocati del F oteo fiorentino, per imbracciare il fucile e correre tr~ le schiere che combattevano alla difesa d'Italia. Nel sogno della sua giovinezza vedeva brillare nell'avvenire i più bei destini, il più bel sorriso della vita; ma egli volle cangiare il suo destino con quello della Patria, la quale gli stava più a cuore che sè stesso. E a lei si diede tutto, rinunciò a tutto, e nel suo fervore di entusiasmo per la causa dell'Italia, si slanciò lassù, aJ fronte, nella vita penosa della trincea, ove nulla poteva arridergH, tranne che la morte per lunghe sofferenze o per piombo nemico. E col à incontrò la 1norte, colà, fu tragicamente stroncata la sua giovinezza, seppelliti nel fango della trincea i suoi sogni di avvenire; ma dal fango della trincea emerse l'albero della grande Patria fiorito delle più bell e idealità e dalle ossa del suo corpo formò l'ast a della nuova bandiera italica. La gloria aveva in1prontat o del suo bacio più puro la front e di Raoul Ancona ; ma la morte non volle che egli perisse nel fragore della battaglia e insidiosamente lo trasse a morire fuori- del campo, fuori del

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