Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

:: 124 uomo votato al sacrificio, da] quale doveva sorgere la fiamma che avrebbe alimentato il sentimento di eroismo negli altri giovani petti e derivarne la vittoria finale, grande e gloriosa. Nel fango della trincea, sotto la pioggia, sotto le nevi, tra i ghiacci eterni, esposto alle inclemenze della natura, ai pericoli della 1nitraglia nemica, egli fu sempre di un carattere: opra ogni vetta di monte egli vedeva una cosa sola : agitarsi al vento e risplendere al sole la bandiera d'Italia, il vessillo divino della Patria. E su la cima di un monte, all'ombra della bandiera italiana, sacrificò la sua giovane vita, cadendo valorosamente e gloriosamente a11a conquista di ~Ionte Vodice il 24 maggio 1917, colpito, in quel sanguinoso cimento, da un proiettile nemico. GUSTAVO PUGI~IESE Il t enente di fanteria Gustavo Pugliese, nativo di Torino, era un giovinett o appena ventenne; ma che conta l'et à , che conta la delicatezza ~ deUe forme fisiche quando esse sono dotate dalla natura di energie ferree, di volontà superiore, nutrite, come si diceva degli antichi eroi, di midollo di ]eone ? Quale coraggio, quale impeto, quale ardimento, quale fiamma di amor patrio ha mai investito un cuore come quella che aveva investito il cuore del Pugliese? Egli è morto ! No, egli vive, egli dorme, poichè nessuna vita pareggia la sna tnorte. • Gustavo Pugliese uscì dal corso accelerato di Modena con1e aspirante neli'ottobre del 1916 e un mese dopo fu inviato in zona di guerra. Nell'inverno rigidissimo e nella primavera, che successero subito al suo invio al fronte, prese parte a vari combattimenti, segnalandosi per il coraggio e per il valore, che gli meritarono il plauso e l'ammirazione dei superiori. Nominato sottotenente, venne proposto per due medaglie al valore, la prima delle quali con la seguente motivazione: «Uscit o volontario di pattuglia con pochi soldati riusciva a penetrare in una trincea austriaca fugando il nemico e asportando un posto telefonico completo d 'intercettazione ed una pistola a revolver ». La seconda onorificenza gli venne conferita nel1naggio 1917 per fatti che gli meritarono anche la qualifica di « ardito ». Prese parte pure al combattimento del Dorso Faiti, ove il suo reggimento si coprì di gloria. ed ..

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