Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

PROF. EUGENIO ELIA LEVI .. .. III .. Del prof. Eugenio Elia Levi, perchè si abbia un concetto più esatto delle qualità superiori e del valore intellettuale dell'uomo, onde la ragione del profondo compianto, tentiamo di dare, per quanto in breve sintesi, più particolareggiate notizie. ~acque egli in Torino il r8 ottobre r883. Compì gli studi secondari nell a città natia, din1ostrando ingegno precoce, attitudine ad ogtÙ disciplina, e singolare inclinazione alle scienze positive. A r6 anni, conseguita la licenza liceale, otteneva una borsa di studio nella Scuola normale superiore di Pisa, primo fra i concorrenti, per il corso di matematiche pure. A Pisa la rettitudine, la purezza , la gravità del carattere, l'equilibrio e la larghezza del pensiero, la bontà affettuosa, gJi guadagnarono la sti1na e l'affetto dei compagni e dei professori. \i rimase 9 anni, prima come studente, poi come assistente universitario; e di quel tempo serbò sempre memoria gratissima: alcune amicizie contratte allora gli durarono inalterate tutta la troppo breve sua vita. A 26 anni ottenne per concorso la cattedra di calcolo infìnitesimale all 'L.,. nivcrsità di Genova. D'allora il tempo gli trascorse fra la scuola, gli studi, gli amici e i parenti, e nell'assistere nelle pene e nelle traversie della vita anche i più umili, cui dispensava i tesori della sua bontà e del suo senno. S'~nteressaya con largo u111ano interesse d~lle questioni econon1iche sociali politiche del nostro te1npo, e in ogni problema portava la luce di una limpida intelligenza e di un sicuro senso p ratico, unito al calore di un profondo senso n1orale. A1n1niratore e studioso dell'opera di Cavour, lo scoppio della guerra lo troYÒ pronto a intuirne l'immenso significato ne11a storia dell' umanità; e desiderò dalla prin1a ora l'intervento del nostro Paese in difesa della giustizia; incitò i suoi allievi a partecipare alle di1nostrazioni del Jnélggio 1915, quando le arti indegne di alcuni uomini n1inacciavano di travolgere l'onore nazionale; e, coerente nei suoi atti al pensiero, corse ad offrirsi volontario. La sua opera di soldato fu veramente alta e operosa, magnifica, dando ad essa tutto sè stesso, tutto il suo sangue, tutta la sua vita. Raggiunse in breve il grado di capitano del genio per 1nerito di guerra: c fn sempre in prima linea, sempre al fuoco per sua volontà ripetuta-

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