Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

.. . . 1!2 mente espressa. Combattè sempre da valoroso, con coraggio, con ardi- , n1ento. Entrava, se bene con entusiastno, serenamente nel cimento, vi rimaneva con calma sotto l'azione del fuoco senza scomporsi mai, anche quando le raffiche di piombo avversario assun1evano la spaventosa potenzialità di tormenta, e usciva sorridente, specie dopo avere raggiunto l'obiettivo, come se la sua vita fosse stata per nulla esposta al pericolo. Cadde col nome d 'Italia su le labbra durante gl'infausti avvenimenti della fine di ottobre 19 17., quando stava per toccare con la sua compagnia l'antico nostro confine, colpito da una fucilata nemica mentre disponeva i suoi uonùni per salvare alcuni pezzi di artiglieria. Come cittadino e come soldato fu grande, la sua 1norte fu veramente erotca. GIORGIO LEVI In un ospedale militare di Mestre nel n1ese di novembre 1917 mo1·iva il soldato d'artiglieria Giorgio Levi. Egli era da n1olto tempo degente in quell'ospedale per una grave malattia contratta al fronte senza che potesse avere il conforto della presenza della fatniglia. Chiamato alle armi fin dal principio della guerra, fu trattenuto per breve ten1po al deposjto per una preliminare istruzione militare, quindi inviato in prima linea, ove ha sempre compiuto, con forte serenità, il suo dovere di militare della Patria in arn1i. Un triste morbo crudele ne ha troncato la bella esistenza, ha rapito alla Patria un coscienzioso soldato, alla nazione un cittadino, al!a famiglia una persona amata. Giorgio Levi en~ nativo di Mantova. Avv. ALBERTO LEVI MORENO Era uno dei più valorosi nell'arringo forense, e con la prontezza dell'ingegno colto ed acuto e con la soavità e bontà dell'animo aveva saputo raccogliere intorno a sè la più sincera e profonda estimazione e affezione di tutti i suoi colleghi del foro veneto e la più grande fiducia dei suoi numerosi clienti. Si era in somma creato una splendida posizione morale ed economica.

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