Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

IOS CLAUDIO CIVIDAIJ .. . . IJ I2 settembre r gr7, colpito al cuore dal piombo nemico, cact.e\-a i1 bravo ]ovane ventiduenne Claudio Cividali, tenente del genio. Dopo avere brillante1nente con1.piuti gli tudi liceali, aveva già snperato con n1olto onore alcuni corsi universitari nella Facoltà :fisico-matematica. Attratto alla cruerra per sentin1ento di doYere , fu energico, coraggioso, Yaloroso. La coscienza del pericolo non din1iuui mai il -uo fervi do entu j asn1o, tìnchè fece di è olocau:to al1a Patria_ ER~IANNO DE BENEDETTI Il tenente di fanteria Ern1anno De Benedetti, da Padova, nella prima quindicina di maggio rgr7, al di là di Gorizia sanguinosa, veni,-a abbattuto e seppellito dallo scoppio di una cieca e inconscia granata nemica, tnentre procedeva isolato innanzi alla sua compagnia all 'assalto di una in1prendibile q~tota. Era una bella e completa figura eli giovanissimo soldato. AYeva venti anni, era tenente effettivo e fra qualche settimana avrebbe avuto la promozione a capitano. Era entrato giovinetto nella Scuola militare di lVIodena, e aveva seguito con passione quella carriera, che 'sola poteva soddisfare la fermezza, la fierezza e ]a rettitudine del suo carattere. Dotato di una bella intelligenza, l'aveva adornata di una con1piuta coltura, di cui non faceva pompa per naturale modestia. Per venticinque 1nesi fu su la fronte nostra, sen1pre in prima linea; e dalle nevi e dai boschi insidiosi del Trentino era pa - sato alle fosche rive dell'Isonzo, allo squallore lugubre del cimitero di Gorizia. Aveva con1battuto sen1pre; con le sue nutragliatrici prima, con la con1.pagnia che comandava poi: aveva visto a decine i con1.pagni d'arme e gli atnici cari cadere a torno a sè; più e più volte la tnorte gli era passata così vicina, da attribuire a n1.iracolo l'esserle sfuggito; per giorni e giorni ayeya sofferto il tormento del sonno, della fante e della sete. Non si lamentò mai; e se bene i disagi della trincea lo a\·essero am1nalato, egli con la febbre addo so restò ancora al suo posto in mezzo all'acqua e al fango, finchè i suoi superiori ordinarono che

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