N. Lenin - L'imperialismo come più recente fase del capitalismo

- 113 ~ Dopo 'l'assunzione avvenuta nel 1906 di un nuovo prestito per parte di banche tedesche, l'esportazione salì a 87,4 milioni di marchi (1907), per s&endere di nuovo a 52,4 1'}i• !ioni ·già nel 1908-1909"· Da questi fatti Lansburgh trae un'allegra morale piccolo-borghese: quanto cioè sia malsicura e irregolare I' esportazione collegata ai prestiti, e come sia imprudente esportare all'estero invece di promuovere " naturalmente " ed " armonicamente " l'industria indigena, quanto alto vadano i sudici guadagni di milioni che Krupp fa.in occasione di prestiti esteri ecc. Ma i fatti parlano chiaro. L'elevamento dell'esportazione è collegato precisamente alle manovre fraudolente del capitale finanziario, che si infischia della ·morale piccolo 7borghese e scarifica doppiamente la povera érealura, una volta mediante i profitti de~ prestiti e una seconda volta mediante i profitti degli stessi prestiti, quando questi vengono impiegati nell'acquisto di prodotti Krupp o di materiale ferroviario del sindacato dell'acciaio. Lo ripetiamo: non riteniamo affatto come perfetta la statistica di Lansburgh, ma tuttavia questa· doveva esser riprodotta, perchè è più scientifica di quella di Kautsky, avendo Lansburgh impostato più correttamente la questione. Per poter fare delle considerazioni sull'importanza del capitale finanziario nell'esportazione ecc., occorre saper ritrovare specialmente e semplicemente il nesso tra l'esportazione e ·le manovre dei Jìnanzieri, come pure con lo smercio dei prodotti cariellati. Confrontare tra loro semplicemente le colonie e non-colonie in generale, un imperialismo con l'altro, una colonia o semicolonia (I' Egitto) con tutti gli allr\ paesi, significa celare e séantonare ['essenza della cosa. Quindi anche perciò la critica teoretica che Kautsky fà dell'imperialismo non ha nulla di comune col marxismo, .ma tutt'al più ha valore per la propaganda pacifista· e per il conseguimento dell'unità con gli opportunisti e i socialnazionalisti, giaccbè questa critica cela e scantona appunto i pit\ profondi e fondamentali antagonismi dell' imperialismo, cioè quelli esistenti tra monopoli e l' ancor con- - 8 Biblioteca Gino Banco

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