Antonio Bandini Buti - L'idea morale politica e sociale di Giuseppe Mazzini

esiste fra il lavoro ·.offerto e il lavoro richiesto, in altri termini tra la popolazione · degli operai e il capitale»· . Così stando le cose, Mazzini prevede che la crisi finanziaria o politica, l'adozione di nuove macchine, l'irregolarità di produzione e varie altre cause non lascieranno all'operaio libera scelta della sua condizione: «da un lato sta pe~ lui l'assoluta ·miseria, dall'altro l'accettazione d'ogni patto che gli venga P.roposto » (1). Ed è questa, dice il Nostro, la piaga della società odierna, che bisogna curare. Egli riconosce tuttavia che la condizione dei lavoratori ha subito un progresso storico. Fu prima schiavo, poi servo, quindi salariato; dovrebbe -ora emanciparsi dal giogo ·del salario per diventare libero i produttore, padrone della totalità del frutto del propriò lavoro. Sarebbe questa « la più grande, la più bella rivoluzione che possa idearsi», la quale darebbe come base al consorzio umano il lavoro, come base alla proprietà i frutti del lavoro. Questa rivoluzione dovrebbe com.piersi pacificamente. Ma in base a quali principii? Ai vari sistemi del Fourier, del Saint Simon e ~ del .socialismo utopistico in genere, infirmati da un difetto originario di schematismo astratto e di esagerazione _anche tattica, nociva alla stessa causa del socialismò, Mazzini oppone ·una concezione più ade- ~ rente alla realtà economica e morale: l'associazionismo. Egli non condivide la negazione assoluta e aprioristica della proprietà privata, quale vien fatta dalle scuole socialiste del suo · tempo. « Il principio -- egli scrive __. l'origine della proprietà sta nella natura umana e rappresenta la necèssità della vita materiale, dell'individuo che egli ha il dovere di mantenere >>. La proprietà è il segno della « quantità di lavoro col quale l'individuo ha trasformato, sviluppato, a~cresciuto le forze produttrici della natura ». Essa è eterna nel suo principio, benchè mutabile siano i modi coi quali si governa. Si tratta di ricondurla .al principio della sua legittimità, facendo sì che il lavoro solo possa produrla. La proprietà è mal costituita perchè non v'è proporzione fra la parte del padrone e quella del lavoratore, nella divisione del frutto del lavoro; e lo è l soprattutto perchè conferisce a chi la possiede diritti politici e giuri:. · 1 dici che l'operaio non possiede, accrescendo il privilegio del suo posI sessore a scapito delle classi povere. La società deve essere avviata verso basi più eque di rimune- . razione tra il capitalista e l'operaio, verso l'eliminazione dei privi- (l) Sono parole di Mazzini e si direbbero di Mar x. Varii autori, anche socialisti, hanno rilevato l'affinità fra i due pensatori. o ' , . 51 \ _,. ;;..'· l .. , ·~'-......

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